5 aprile 2012: negli Stati Uniti Barak Obama firma il JOBS Act, una riforma nel sistema del crowdfunding che permette la raccolta fra il pubblico di fondi per finanziamenti di tipo equity per piccole imprese, ma anche a soggetti individuali.
Supportare finanziariamente giovani ad alto potenziale, con comprovati alti risultati accademici, è un’attività già in essere negli USA che ha origine nella mentalità meritocratica del Paese. Non solo: l’orientamento imprenditoriale e la capacità di individuazione del potenziale personale è perfettamente in linea con l’idea che l’America stessa sia una startup.
Nel panorama italiano la situazione è radicalmente diversa, eppure già nella definizione di “startup innovativa” si riscontrano punti di contatto con l’approccio anglosassone: la necessità della presenza di tecnologia innovativa, la presenza di elementi con un background accademico di alto profilo sono due requisiti fondamentali evidenziati nella normativa.
Recentemente, la piattaforma americana Upstart ha ricevuto un secondo round di finanziamenti pari a 5.9 milioni di dollari. Upstart è stata fondata un anno fa da Dave Girouard a seguito del lascito di Google Enterprise di cui era presidente. Fra gli advisor dei Upstart figurano Jessica Jackley di Kiva e Bob Kerrey, governatore del Nebraska.
Upstart si presenta come una realtà affermata nello scenario del crowdfunding americano legato alle persone. Ecco il link a un interessante articolo di TechCrunch: